Ecco la poesia come gioco, anche se si dice che la poesia è cosa seria, un atto di resistenza nei confronti della mediocrità. Ma, cosa c'è di più serio del gioco dei bambini?
Il gioco è strutturato per creare alternative mentali alle categorizzazioni abituali, per svelare i meccanismi del vivere nella banalità, perché il gioco è pur sempre un meccanismo ed il meccanismo giocoso è una delle tante forme di messa in discussione e di apprendimento (proprio come per i bambini): e ripeterlo, passando dalla persona, al nome, alla categoria, alla generalizzazione, all'astrazione è un progredire dal particolare all’universale, dal concreto all’astratto, ma un astratto radicato nella realtà. Poesia quindi insieme epigrammatica e moralistica, ripetitiva ed enunciativa, ma soprattutto ludica. Perciò, per stare al gioco, ognuno provi ad aggiungere a queste vie, tutte le vie che vuole
Editoria Universitaria, Venezia 1995
Prezzo: € 7,00